Donne nella tempesta

L’elenco che segue di donne uccise durante la guerra civile nel territorio della provincia di Cuneo nasce qualche mese fa causa una polemica nata su di un giornale settimanale di Bra, Braoggi.

Uno storico Torinese ma residente nel Cuneese (Ernesto Zucconi) interviene nella rubrica delle lettere del giornale, non è neppure importante il motivo preciso dell’intervento, che comunque tratta della guerra civile e dell’esercito della RSI, e precisava in quel contesto che, se le donne uccise dai soldati fascisti potevano contarsi sulle dita di una mano, quelle soppresse dai partigiani nella provincia erano almeno 150. A quella lettera l’AMPI di Cuneo replicava ridicolizzando l’autore di quella affermazione  sfidandolo a tirar fuori i nomi di quelle presunte vittime e che loro avrebbero aspettato quei nomi “in serena e fiduciosa attesa”. Naturalmente Ernesto Zucconi “sfidato” a tirar fuori i nomi di donne assassinate dai partigiani, consultando semplicemente l’archivio della associazione L’Altra Verità, lo fece e così i nominativi corredati di dati anagrafici e da una breve descrizione del motivo della soppressione furono pubblicati dal settimanale Braoggi in 15 puntate, data la mole dello scritto. Per dare poi una ulteriore prova che i nominativi non erano “inventati” lo Zucconi li corredò del numero che questi avevano nel volume “Vite Spezzate” edito dall’Istituto della Resistenza di Cuneo e che raccoglieva tutte le vittime per cause belliche verificatesi nella provincia e quelle nate nella provincia e morte fuori provincia; anzi fece di più, ne elencò alcune che erano state “dimenticate” nell’elenco di “Vite Spezzate” che vantava un lavoro trentennale speso per quella ricerca.

Resta da chiedersi se allora i signori dell’ANPI di Cuneo conoscano la storia delle loro valli durante la guerra civile, è inspiegabile che “sfidino” qualcuno a dimostrare cose dimostrabili e con tanta ironica protervia quasi fossero sicuri del fatto loro. In effetti viene il dubbio che si siano meravigliati pure loro dell’impressionante numero di donne assassinata dai partigiani.

Da una statistica fatta da uno storico cuneese, Amedeo Renzo, le morti per cause belliche di civili donne nel cuneese durante la guerra civile si potevano ripartire secondo i seguenti motivi:

per bombardamento n. 164

per mitragliamento aereo n. 21

per scoppio di ordigni esplosivi n. 15

per scontri armati con morti casuali n. 22

per fucilazione n. 37

per fucilazione di due o più persone n. 13

bruciate vive (?) n. 6

per deportazione n. 35 (32 delle quali ebree e 3 non ebree)

non determinate n. 7

per un totale di 320 donne, vittime, sosteneva, della “barbarie nazifascista”. Veniva tralasciata un’altra categoria di vittime, quella cioè delle “fucilate” dai partigiani; difficilmente ascrivibili alla barbarie nazifascista; 9 di queste ultime comunque figurano lo stesso nell’elenco delle “vittime del nazifascismo”, di altre 12 il Renzo se ne era accorto in tempo e le aveva depennate dall’elenco per  “errate circostanze di morte”. Chissà in quale categoria saranno state inserite dal Renzo quelle 9 donne. (Altre 3 donne fucilate dai partigiani sono elencate nelle 7 “non determinate”).

Comunque il numero di donne uccise da partigiani e con una buona approssimazione, si può ricavare da una semplice operazione matematica: “Vite Spezzate” la pubblicazione dell’Istituto della Resistenza di Cuneo, elenca 466 civili donne morte per cause belliche nella provincia di Cuneo, Amedeo Renzo ne elenca 320 di cui 29 non presenti in Vite Spezzate (non conosciamo il motivo di questa discordanza), quindi scendiamo a 291, a queste 291 togliamo le 12 fucilate da partigiani di cui il Renzo non si è accorto ed arriviamo al numero di 279; allora 466 (totale di civili donne vittime di guerra su “Vite Spezzate”) – 279 (vittime di guerra attribuibili da Amedeo Renzi ai nazifascisti, - che forse usavano anche apparecchi americani per le loro malefatte-) dà 187 che più o meno sono quelle stimate uccise da partigiani presenti in “Vite Spezzate”, probabilmente il numero sfiora (o sorpassa?) le duecento unità se si aggiungono i nomi (non numeri) di altre 21 donne uccise da partigiani e di cui non c’è traccia in Vite Spezzate.

Una cosa è certa e fa una certa impressione: la prima causa di morte delle donne civili nella provincia di Cuneo durante la guerra civile 1943/45 fu la soppressione da parte delle forze partigiane. Il modo con cui le soppressioni furono praticate ed attuate è un altro discorso che cercheremo di approfondire in seguito, il lavoro è appena cominciato.

Di queste circa 200 donne vittime dei partigiani, ne risultano identificate 163 (inserite in elenco) e di altre 22 anche se abbiamo la quasi sicurezza della loro soppressione da parte di elementi partigiani, non ne abbiamo la certezza, le elenchiamo comunque in attesa di accertamenti:

 

                                         

n.Vite Sp

data morte   

stato

 

nominativo

268

07/03/45

civile donna

 

Alasia Anna

1116


02/11/44


civile donna


 


Barberis Annetta


1374


11/09/43


civile donna


 


Battaglino Assunta


1433

29/10/44

civile donna

 

Bauman Elsa

2017

23/10/44

civile donna

 

Bezzone Lucia

2297


12/04/45


civile donna


 


Boffa Tarlatta Anita Giusgiovanna


3352


14/03/45


civile donna


 


Calcagno Natalina


4102


12/03/45


civile donna


 


Cerrone Teresa


4231

02/08/44

civile donna

 

Chiardola Susanna Maria

4384

16/07/44

civile donna

 

Ciravegna Lucia

5346


25/07/44


civile donna


 


Della Ferrara Rosa


5565

09/06/45

civile donna

 

Disdero Maria

5611


23/08/44


civile donna


 


Dompè Leonora


5700

08/05/44

civile donna

 

Durando Lucia

6662

21/08/44

civile donna

 

Furlan Maria

7426

19/12/44

civile donna

 

Ghiubish Antonia Maria

7516

08/05/44

civile donna

 

Giansoldati Caterina

7820

18/03/45

civile donna

 

Giraudo Francesca

9669

01/06/45

civile donna

 

Maunero Maria

9852

03/03/45

civile donna

 

Mesturini Maria

9882


16/03/44


civile donna


 


Michelis Maria Maddalena


12011

26/03/45

civile donna

 

Raballo Maria Maddalena

12289


01/06/44


civile donna


 


Rebuffo Giuseppina


12355

22/04/45

civile donna

 

Resio Felicina Giuseppina

12999

10/06/45

civile donna

 

Rosso Margherita Giuseppina

13041


25/04/44


civile donna


 


Rotunno Michelina


13385


12/03/45


civile donna


 


Sappa Maria Agnese


13428


29/04/45


civile donna


 


Sartori Amalia


13589

11/03/44

civile donna

 

Sciandra Leonilde

13728


03/04/45


civile donna


 


Servetti Caterina


14132

30/06/44

civile donna

 

Tarditi Carolina

14155

24/02/45

civile donna

 

Taretto Teresa

14194

08/01/45

civile donna

 

Tassara Caterina Luigia

14268


21/03/45


civile donna


 


Tesio Maria


14526

30/03/45

civile donna

 

Trilli Zelia

14578


07/11/44


civile donna


 


Turba Giuseppina


15076


25/04/44


civile donna


 


Vittone Vincenza


15215

02/05/45

civile donna

 

Zucchelli Maria

 

 

 

 

 

8789


13/03/45


civile donna


 


Lorenzi Adelaide Maria


9794


13/02/45


civile donna


 


Menardo Romana Bruna


 

 

 

ELENCO NOMINATIVI ACCERTATI:

 

 

1) AGNEW AGNES GRACE, di Ennio Boats, nata a Londra il 17/01/1902, residente in Gran Bretagna, benestante, soppressa da partigiani il 13/08/1944 nei pressi del cimitero di Casteldelfino, per cause non precisate ma probabilmente, anche se nel dopo guerra i partigiani parleranno di “errore”, con il solito sospetto di “spionaggio” praticato ai loro danni. Per anni il corpo rimase sepolto fuori le mura del cimitero. (Vite Spezzate n. 157)

 2) ALBENGA ANNA, di Clemente, nata a Torino il 23/09/1900, prelevata dalla propria abitazione a Dronero il 30 Dicembre 1943 e soppressa assieme a Millone Oreste, Commissario Prefettizio del PFR di Dronero, lei era la Fiduciaria del Fascio Femminile di Dronero.  I funerali si tennero il 2 Gennaio a Torino. (Vite Spezzate n. 278)

3) ALLISIARDI ANNA LUIGIA, di Giovanni, n. a Saluzzo il 23/03/1922, residente a Costigliole Saluzzo, operaia, arrestata dai partigiani della 181° Brigata Garibaldi e condotta alla loro base per l'interrogatorio, soppressa dagli stessi durante un attacco tedesco alla base partigiana, cfr. Tesi di Laurea di Milva Rinaudo "Civili e partigiani nella resistenza in Val Varaita". Nell'elenco dell'istituto della resistenza di Cuneo è inserita come partigiana della XI Divisione Cuneo e risulta inserita come caduta partigiana nell’organico della 181^ Div. Garibaldi Morbiducci in Vite Spezzate al n. 446. Lo storico Marco Ruzzi nel suo libro “Garibaldini in Val Varaita, 1943-1945, tra valori e contraddizioni”, è piuttosto ambiguo (forse non può esporsi più di tanto) sulle cause che determinarono la morte della donna “decede durante la sparatoria... riconosciuta come partigiana caduta da parte della 181° sebbene sia stata condotta al distaccamento “Morre” proprio per essere interrogata circa alcuni comportamenti sospetti. Infatti, secondo alcune testimonianze, sembra che la Allisiardi intrattenesse rapporti anche con i comandi repubblicani.” e pur citando la tesi di laurea della Rinaudo che è ben più esplicita sul fatto, non va oltre nell’analisi del fatto. Dispiace perché questo giovane storico lascia anche intravedere una certa obiettività storica nel suo lavoro ma evidentemente ci sono dei limiti che neppure lui può permettersi di scavalcare. (Vite Spezzate n. 446)

4) AMODEO MARIA MARGHERITA vedova ROSSI, Il 23 Gennaio 1945 in Roddi D’Alba veniva fermata e portata al distaccamento certa Margherita Rossi, sospetta spia ai danni della nostra causa. ... La sera stessa alle ore 16 nei pressi di Perno veniva giustiziata mediante fucilazione al petto. Veniva in seguito sotterrata nel cimitero di Perno. Si è in seguito provveduto ad avvisare mediante manifesto la popolazione di Roddi D’Alba”. Cfr. Relazione del 28 Gennaio 1945, Distaccamento “Bessonat” 48° Brigata D’Assalto “Dante Di Nanni” (non presente in Vite Spezzate)

5) ANCHINO TERESA in BIGLIONE, di Giovanni, nata a Fossano il 28/10/1909 ivi residente, casalinga, assassinata da partigiani con la figlia Biglione Lucia di 17 anni il 22 Marzo 1945 a Fossano. Il marito Biglione Bartolomeo era stato soppresso un mese prima dagli stessi partigiani. Nelle memorie “Toselli” le uccisioni sono collocate a Centallo. (Vite Spezzate n. 530)

6) ANZOLA in BATTISTON FRANCESCA MARIA, di Angelo, nata a Torino il 16/12/1903, coniugata Battiston, soppressa dai partigiani nel Gennaio del 1945 assieme alla madre Casale Maria di anni sessantotto in Serravalle Langhe. Risultarono imputati i partigiani E. V. da Torino, L.G. da Serravalle Langhe, E.G. da Livorno e Donato Sobrero (deceduto) per omicidio e per violenza carnale, nei confronti della Anzola. Le due donne furono prelevate da Sinio da dove erano sfollate da circa due anni e assassinate per generiche accuse di “spionaggio” e per avere, la Anzola, due fratelli arruolati nella RSI ed il padre lavoratore in Germania. Inoltre come prova i partigiani dichiararono al processo del 1955 tenutosi a Cuneo, che nella loro abitazione furono rinvenuti ritratti di Hitler e di Mussolini e documenti “fascisti” oltre le foto dei due fratelli in divisa repubblicana. Si dice, il giudice del Tribunale di Cuneo lo accenna nella sentenza, che i partigiani oltre a violentare la Anzola, invitassero anche i giovani del paese a fare altrettanto, ma “non potè raccogliere prove in proposito” fatto indicato solo dalla “voce pubblica”. Comunque, come affermò il giudice nella sentenza, non era nemmeno importante sapere se le due donne erano effettivamente dedite alla delazione, i partigiani ne avevano le ragioni per pensarlo quindi tutti assolti perchè “azione di guerra non punibile a termine delle Leggi Comuni, a senso e per il disposto dell’articolo unico del D.L.L. 12 Aprile 1945. N. 194 in quanto compiuto da patrioti (tali sono infatti i pervenuti) ai fini della guerra di liberazione.” (Vite Spezzate n. 578)

7) ARLORIO MARIA, di Giovanmaria e di Aragno Teresa n. a Cherasco il 07/06/1903 ivi residente in Via Roma 13, casalinga, fucilata nei pressi del Cimitero di Cherasco il 25 Marzo 1945 dal distaccamento "Vincenzino" della 48° Brigata Garibaldi "Di Nanni", "siccome Ausiliaria. delle brigate nere" Cfr. “L’Altro 25 Aprile” p. 79. (Vite Spezzate n. 657)

8) ARNAUDO PAOLA, di Carlo, n. a Cuneo il 07/07/1922, residente a Cuneo, soppressa dai partigiani in località Pradleve di Valle Grana, il 10/03/1945, indicata Ausiliaria RSI in Vite Spezzate al n. 709

9) ARRO’ ELENA, di Domenico, n. a Villanovetta il 06/07/1925, casalinga, residente a Piasco, “fucilata” dai partigiani a Piasco il 13 Giugno 1944 con l’accusa di “spionaggio”, cfr. Tesi di Laurea di Milva Rinaldo "Civili e partigiani nella resistenza in Val Varaita" (Vite Spezzate n. 745)

10) BALESTRA MARIA in MALASINA, di Giacomo, n. a Carrù il 27/06/1923, residente a Serravalle Sesia, casalinga, uccisa da partigiani a Nella Belbo il 17 Aprile 1944, il cadavere rinvenuto il 21 Aprile a Gorzegno. Cfr. Biglietto Urgente di Servizio della Questura di Cuneo del 26/04/1944 al Ministero degli Interni; Notiziario GNR. p. 68 (Vite Spezzate n. 966)

11) BARALE MARIA, di Bartolomeo, nata a Cannes (Francia) il 09/11/1922, Ausiliaria della RSI, fucilata a Cuneo in Piazza Torino angolo Corso Stura nel massacro del 3 Maggio 1945 assieme al fratello Barale Giovanni ed altre 26 persone, su sentenza del “Tribunale del Popolo” in quanto Ausiliaria della Brigata Nera, senza accuse specifiche. (Vite Spezzate n. 1083)

12) BARUCCHI KELEMEN ELENA, di Pietro. n. a Briga Marittima il 04/05/1901, Ausiliaria della RSI, soppressa da partigiani in territorio di Briga Marittima il 6 Agosto 1944, senza specifiche accuse ma era Ausiliaria della RSI, citata in “Piemonte Repubblicano” del 16 Dicembre 1944. (Vite spezzate n. 1287).

13) BASSINO LUCIA, nata  a Canale il 07/09/1883 ivi residente, casalinga, non si conoscono i motivi per cui venne soppressa dai partigiani il 8 Settembre 1944 a Canale. (Vite Spezzate n. 1302)

14) BELLIARDO ANNA, di Giuseppe, n. a Grasse (Francia) il 20/10/1928 occupata presso la BN "Resega" come aiuto-cucina, abitante in Dronero via Cavour 11, arrestata e “processata” dalla polizia partigiana della 104° Brigata Garibaldi "C. Fissore" per spionaggio, per questo uccisa assieme Belliardo Maria a Roccabruna il 15 Febbraio 1945 Cfr. “L’Altro 25 Aprile” p. 77-78. (Vite Spezzate n. 1499)

15) BELLIARDO MARIA, fu Pietro di anni 44, residente a Dronero in Via Cavour 15, arrestata e “processata” dalla polizia partigiana della 104° Brigata Garibaldi "C. Fissore" per spionaggio, per questo uccisa assieme Belliardo Anna a Roccabruna il 15 Febbraio 1945. Cfr. “L’Altro 25 Aprile” p. 77-78. (Vite Spezzate n. 1506)

16) BELTRAMO LUCIA, di Tomaso, n. a Barge il 19/07/1923 ivi residente, domestica, soppressa con Re Caterina nella notte tra il 18 ed il 19 Marzo 1945 dai partigiani E.M. da Envie e M.A. da Virle Piemonte con la generica accusa di spionaggio “senza peraltro essere in grado di dare alcun ragguaglio circa fatti specifici di spionaggio dei quali le predette fossero accusate” riporterà il giudice nella sentenza del processo intentato contro gli assassini (Tribunale di Cuneo, Corte di Assise, Sentenza del 24 Novembre 1953), anzi il comando partigiano aveva in seguito ammesso la loro innocenza in quanto l’uccisione delle due ragazze era dovuta ad un errore “provocato in parte dalla condotta delle ragazze stesse, in parte dalla precipitazione del “Moretta” ... ed in parte dall’attività di qualche componente la Brigata... che aveva agito per rancori personali o per istigazione di qualche altro” ed aveva dato un piccolo indennizzo alle famiglie delle vittime. Le due donne vengono anche derubate di portafoglio, oggetti vari e delle scarpe: le scarpe il partigiano M.A. le regalò alla sorella Margherita. I partigiani al processo si difenderanno dicendo che avevano agito su ordine di "Moretta" alias Carlo Broccardo (deceduto) e saranno allora assolti "per aver agito nell'adempimento di un dovere imposto da un ordine superiore” “Perché i partigiani erano dei militari come tali riconosciuti e come tali sottoposti a disciplina militare che non consente al inferiore alcun sindacato sull’ordine ricevuto. Tutti i regolamenti di disciplina militare stabiliscono che l’obbedienza deve essere pronta ed assoluta”. Vedi anche Quotidiano Gazzetta del Popolo di Torino del 24 Novembre 1953. (Vite Spezzate n. 1570)

17) BENINO JOLANDA in ASCHERI, mancano i dati anagrafici, si sa che fu soppressa da elementi partigiani nel territorio del comune di Pietraporzio in un giorno imprecisato dell’Agosto del 1944.

Toselli nelle sue note, probabilmente equivocando, la considera fucilata a Caraglio il 1 Maggio del 1945, la stesso giorno in cui il marito Ascheri Vincenzo ed il figlio Ascheri Francesco di 15 anni vennero soppressi dai partigiani a San Sebastiano di Cuneo lungo la scarpata ferroviaria (Vite Spezzate n. 1612)

18) BERETTA SAVINA, da Ponticello (CO), nata nel 1898, nel 1955 la sorella Orsola scrive al sindaco del comune di Cuneo per identificare la salma di una donna uccisa da partigiani che sospetta essere la sorella anch’essa soppressa da partigiani a fine aprile 1945 e il cui cadavere non fu mai rinvenuto. Della ricerca fu interessato dalla sorella anche don Marabotto. I prete ritenne di identificare la Beretta Savina nella foto di una donna uccisa da partigiani ritrovata il 10/01/1945 nel territorio del comune di Busca, confinante con quello di Cuneo, il cui verbale di ritrovamento recitava: “cadavere di sesso femminile dell’apparente età di anni 20-25; statura m. 1,62; capelli castani ricci; occhi chiari; colorito olivastro. – Segni particolari:piccola cicatrice sul setto nasale sinistro; dente canino destro in oro bianco o argento.” Sono registrati inoltre nel verbale i seguenti capi di indumenti reperiti sul corpo della defunta: sciarpa fantasia; soprabito lana color caffelatte; vestaglia blu; alcune maglie di lana; guanti di lana grigia; scarponcini a gambaletto senza chiodi e con legacci bianchi; calze di seta marrone; sopracalze color marrone. Ma, concludeva la lettera di risposta del sindaco di Cuneo:

Al confronto con la fotografia della Sig.ra Beretta Savina e le due fotografie della sconosciuta, custodite nell’archivio di codesto comune, non risultano rassomiglianze di sorta, parimenti risultano evidenti discordanze tra i dati forniti dalla S. V. e quelli del citato verbale. (non presente in Vite Spezzate)

19) BERTAINA DOMENICA, di Domenico, n. a Saluzzo il 23/02/1912, casalinga, prelevata assieme al marito Imbimbo Luigi e con lui soppressa  da partigiani della brigata Garibaldi "E. Carando" a Cervere il 10 Novembre 1944. (Vite Spezzate n. 1792)

20) BERTONE GIOVANNA DOMENICA, di Giacomo, nata a Cavour (TO) il 02/10/1925, ivi residente, casalinga, soppressa da elementi partigiani di una brigata garibaldina assieme allo studente Pellizza Gustavo nel territorio del comune di Barge il 22 agosto 1944. (Vite Spezzate n. 1946) fonte “BraOggi”

21) BIANCO GIOVANNA, di Battista, nata a Rivoli (TO) il 23/06/1927, residente a Torino, casalinga, soppressa da elementi partigiani nel territorio del comune di Sanfrè il 10 giugno 1944. Il corpo sarà fatto ritrovare solo dopo la guerra, il 3 giugno 1945. (Vite Spezzate n. 2043)

22) BILLONE GIUSEPPINA MARIA PROVVIDENZA, di Aldo, nata a Palermo il 27/08/1918, ausiliaria della RSI aggregata al reparto “Cacciatori degli Appennini”, catturata da partigiani nel Settembre del 1944 nel territorio del comune di Alba. La salma non fu mai ritrovata. Cfr. Dichiarazione di Morte Presunta del Tribunale di Palermo su Gazzetta Ufficiale del 19/05/1962 e 24/02/1963 (dispersa, non presente in Vite Spezzate)

23) BIGLIONE LUCIA, di Bartolomeo, nata a Fossano il 06/06/1927, ivi residente, casalinga, assassinata da partigiani con la madre Anchino Teresa il 22 Marzo 1945 a Fossano. Il padre Biglione Bartolomeo era stato soppresso un mese prima dagli stessi partigiani. Nelle memorie “Toselli” le uccisioni sono collocate a Centallo. (Vite Spezzate n. 2105)

24) BO LUCIA CATERINA, di Giacomo, nata a S. Albano Stura il 24/06/1922, residente a Marene, casalinga, soppressa da elementi partigiani della 103° Brigata Garibaldi" Nannetti" a Santo Stefano Roero il 14 Aprile 1945 quale spia della Brigata Nera "rea confessa". Nel rapporto della brigata "E. Carando" del 25/06/1945 “Relazione attività operativa della Brigata” risulta fucilata a Monteu Roero. (Vite Spezzate n. 2200)

25) BODRERO MARIA CATERINA, di anni 41, uccisa da partigiani nella sua casa posta in Meira Tria n. 2 nel territorio del comune di Melle il 5 gennaio 1945 perché sospettata, con la sorella Domenica, uccisa due giorni dopo, di appartenenza al PFR. (non presente in Vite Spezzate)

26) BODRERO DOMENICA, di anni 56, uccisa nella sua casa posta in Borgata Giusiano Opaco n. 14, nel territorio del comune di Melle il 7 gennaio 1945 perché sospettata, con la sorella Maria Caterina, uccisa due giorni prima, di appartenenza al PFR. (non presente in Vite Spezzate)

27) BOGGIO ELSA, di Michele, nata a Torino il 01/09/1925, residente a Pinerolo, casalinga, soppressa da elementi partigiani della 1° Divisione Garibaldi, nel territorio del comune di Bagnolo Piemonte il 24 giugno 1944, nello stesso giorno dagli stessi partigiani furono eliminati altri due civili: Martina Michele di Luserna San Giovanni e Crespo Antonio, girovago, di Bagnolo Piemonte; non è chiaro se tutti assieme o singolarmente. (Vite Spezzate n. 2314)

28) BONARDO CATERINA in TERRENO, di Giorgio, n. Mondovì il 06/10/1897, residente a Carrù, casalinga, separata dal marito da cinque anni, prelevata da partigiani a Carrù il 15 Dicembre del 1944 per “essere interrogata”, era considerata ostile al movimento partigiano. Fu rinvenuta cadavere il 22 Dicembre sul greto del Tanaro in località “Bocche dei Perticari” nel comune di Clavesana. (Vite Spezzate n. 2405)

29) BORGNA MARIA TERESA detta LETIZIA, di Giuseppe, nata a Viola il 08/13/1908, residente a Niella Tanaro, casalinga, fu prelevata da elementi partigiani unitamente a Chiecchio Margherita e con lei uccisa in Val Casotto del comune di Pamparato il 9 Febbraio 1944. Non si conoscono i motivi che portarono i partigiani a sopprimere le due donne ma probabilmente si trattava della solita generica accusa di “spionaggio” cfr. "Carrù in guerra" di Rino Viotto, (Vite Spezzate n. 2637)

30) BORLERO EMMA vedova MACCABEO, di anni 67, da Canelli (Asti), prelevata dalla propria abitazione a Canelli e portata al campo partigiano nei pressi di Santo Stefano Belbo, assassinata dal partigiano G.R. a colpi di zappa. la fotografia in “Storia della guerra civile in Italia” Vol. I p. 166. (non presente in Vite Spezzate)

31) BOTTERO ELISABETTA, di Gaspare, n. a Frabosa Soprana il 02/07/1908, ivi residente, casalinga, soppressa da partigiani a Roccaforte di Mondovì il 13 Ottobre 1944. Precedentemente i partigiani avevano ucciso anche il fratello Angelo. (Vite Spezzate n. 2832)

32) BOZIC CARLA, di anni 30, nata a Trieste, residente a Bra, eliminata da elementi partigiani a Bra gli ultimi giorni di Maggio del 1945 nel bagno di sangue che seguì l’entrata dei partigiani nella cittadina. Cfr. Memorie Toselli, dattiloscritto, (non presente in Vite Spezzate ma al comune di Bra esiste l’Atto di Morte)

33)  BRACCO CRISTINA vedova BARBERIS, di Vincenzo, n. a Battifollo il 16/11/1891, prelevata a Battifollo dai partigiani con il figlio Attilio, mentre vengono portatinal comando partigiano il figlio, benchè ferito, riesce a fuggire, lei allora viene uccisa per rappresaglia sulla strada per Bagnasco. Il motivo della sua uccisione risale al fatto che aveva partecipato di nascosto ai funerali di Berruti Oreste ucciso dai partigiani i quali avevano vietato alla popolazione di partecipare ai funerali. "Per onorarne la memoria il consiglio comunale ha deliberato di includere il suo nome fra i caduti civili dell'ultima guerra, considerandola vittima innocente di vicende belliche che non sempre si mantennero nei limiti dell'onesto e del necessario" cfr. "Nucetto nell'ultima guerra" di Carlo Schiffo, 1963 vedi anche l’articolo su “La Stampa” del 18-19/03/1949 sulla cronaca del processo contro due partigiani responsabili, Ezio Bovero e Carlo Camilla (Vite Spezzate n. 2919)

34)  BRIZIO PAOLA, di Ernesto, n. a Pinerolo il 13/05/1912, residente a Sommariva, prelevata e fucilata in un bosco il 13 Aprile 1945 la condanna a morte è conservata presso l’archivio "Ronchi della Rocca" (cat. III, fas. 2, n. 7), sottoscritta dal "comandante della Polizia" (partigiana?) "Franco" e indirizzata al "Comando di brigata". La trascriviamo senza commenti, depurandola solo dagli errori di ortografia e grammatica: “La signorina Brizio Paola di Ernesto, nata a Pinerolo il 13.5.1912, abitante a Sommariva Bosco (Cuneo), professione direttrice didattica, è stata condannata a morte da questo Comando, per aver costituito di sua spontanea volontà il Comitato dell’opera "Balilla" il giorno 15.1.1944 a Sommariva Bosco. Dichiarò inoltre di aver giurato fedeltà alla Repubblica nel maggio 1944. Dichiarò di essere sempre stata in stretta relazione col commissario prefettizio Bossi, fascista sfegatato, che nel maggio 1944 si trovava pure a Sommariva Bosco, rivestendo tale carica. Persone di nostra fiducia ammettono di aver sentito la Brizio, in un suo discorso, pronunciare le testuali parole: "Questi straccioni di partigiani sarebbe ora che la finissero". (Vite Spezzate n. 3035)

35)  BRONZINO PASQUALINA in MOLETTI, di Giacinto, n. a Caprie (Torino) il 19/04/1915, coniugata Moletti, casalinga, eliminata in frazione Mellea nell'occasione dell'uccisione del Segretario Comunale di Marsaglia Roberto Pinto, da  elementi partigiani V.R, A.P. e G.B che saranno in seguito fucilati dai loro stessi compagni in seguito a contrasti interni. (Vite Spezzate n. 3062)

36)  BRUNELLO WILMA, di NN e Brunello Maria, n. a Motta di Livenza (TV) di anni 20, residente a Milano, impiegata, venne prelevata da partigiani dalla propria abitazione e soppressa nei pressi del torrente Colla del comune di Peveragno il 17 Febbraio del 1945. Cfr. “Il Piemonte Repubblicano” del 27 Febbraio 1945. Il 8 marzo 1945 nei pressi del posto di blocco di Ponte Gesso di Cuneo verrà ucciso da un agente, che aveva cercato di fermare, il partigiano Sbragia Franco, addosso al cadavere, oltre ad una pistola spagnola “Lliana” cal. 9 lungo, vennero ritrovati i documenti della Brunello e quelli del commissario Patrocollo Aldo assassinato assieme alla donna. (Vite Spezzate n. 3079)

37)  BRUNO MARGHERITA, di Vincenzo, nata a Frabosa Sottana il 09/12/1912, residente a Entracque, insegnante, venne uccisa ad Entracque il 14 Febbraio 1945 da partigiani che la uccisero nella scuola dove insegnava davanti ai suoi alunni. Cfr. Memorie Toselli. (Vite Spezzate n. 3154)

38)  CANALE LUCIA vedova FALCO, di Francesco, nata a Beinette il 16/01/1891, residente a Cuneo, casalinga, soppressa assieme alla figlia Falco Margherita in località Tetti Barbero di Cuneo. Cfr. “L’immane Sconquasso” p. 101 (Vite Spezzate n. 3456)

39)  CANAVERO MARIA o MARIUCCIA (detta Scampolo), di Giovanni, nata a Lesegno il 10/04/1921, ivi residente, insegnante, fermata da elementi partigiani il 22 Febbraio del 1945 nel territorio del comune di Bagnasco, frazione Massimino, assieme a Silvia Suono impiegata della federazione Fascista. La Canavero viene subito fucilata mentre la Suono, di 21 anni, si salva grazie ad una opportuna incursione di reparti fascisti. Cfr. Toselli, Memorie, dattiloscritto, (Vite Spezzate n. 3465)

40)  CANOVA TERESINA EMILIA, di Francesco, n. a Cuneo il 27/10/1921, ivi residente, impiegata, fucilata a Cuneo da elementi partigiani in Corso Stura angolo Piazza Torino con altre 27 persone nel massacro del 3 Maggio 1945 su ordine di un Tribunale del Popolo (Vite Spezzate n. 3534)

41)  CAPPELLO LINA, da Marene, prelevata e soppressa da elementi partigiani della brigata Garibaldi "E. Carando" a Cervere il 1 Gennaio 1945, come da relazione partigiana del 25 giugno 1945, oggetto: Relazione attività operativa della Brigata. Questa donna non risulta nell’elenco di Vite Spezzate, quindi probabilmente il corpo non venne mai ritrovato (in Vite Spezzate questi desaparecidos nostrani sequestrati dai partigiani non vengono citati). Forse qualcuno di Marene la conosceva e ci potrà fornire i suoi dati anagrafici e qualche dato in più.

42)  CARDONE MARIA CESARINA, di Cesare, n a Carrù il 22/12/1926, ivi residente, casalinga, prelevata da partigiani il 7 Dicembre 1944 dalla frazione di Ronchi e uccisa il giorno dopo nel territorio del comune di Clavesana, cfr. "Carrù in guerra" di Rino Viotto, p. 57. (Vite Spezzate n. 3676) 43) CARFAGNINI ELVIRA, fu Quintilio, n. a Larino (CB) il 26/06/1920, residente a Garessio, sarta, sequestrata a Garessio assieme alla sorella Maria da elementi partigiani appartenenti alla squadra  di "Gaglietto" del 13° Battaglione. "Val Tanaro", le due ragazze subirono una sorta di “processo” e condannate “alla pena di morte mediante fucilazione nella schiena” “per spionaggio a favore del nemico” come riportano i documenti partigiani, comandante il plotone di esecuzione Ezio Aceto (deceduto). Le due ragazze furono uccise alle ore 17 del 11 Ottobre 1944 all'esterno del muro del cimitero di Pamparato, un "giudice" Vincenzo Giovanni verrà ucciso a S. Michele di Mondovì a fine aprile del 1945. I partigiani furono generosi, lasciarono andare la terza sorella, Carmen, di 16 anni, sequestrata assieme alle sue due sorelle. Cfr. rivista “Autonomi”, 1° sem. 1982 (Vite Spezzate n. 7001- come Garfagnini Elvira)

44)  CARFAGNINI MARIA, fu Quintilio, n. a Bojano (CB) il 25/03/1925, residente a Garessio, sarta, sequestrata a Garessio assieme alla sorella Elvira. (vedi Carfagnini Elvira per le circostanze). (Vite Spezzate n. 7002 - come Garfagnini Maria)

45)  CARLINO ANTONIETTA, di Vincenzo, n. a Bitetto (Bari) il 03/10/1914, residente a Torino in via Caboto 29, Ausiliaria della RSI, prelevata da elementi partigiani dall’ospedale di Cuneo mentre prestava assistenza alla sua Capo Squadra Raffaella Chiodi lì degente per ferite, portata nelle carceri locali e poi fucilata, senza specifiche accuse, il 3 Maggio, probabilmente nella “mattanza” di corso Stura angolo piazza Torino (Raffaella Chiodi morirà il 01/01/1946 all'ospedale di Riva Torbole (TV) per le ferite). (Vite Spezzate n. 3736)

46)  CARNEVALIS ANNA, di Pietro, nata a Cuneo il 01/01/1923, residente a Cuneo in corso Nizza 62, fu arrestata a Cuneo il 28 aprile 1945 portata a Borgo San Dalmazzo e tre giorni dopo riportata a Cuneo nelle carceri, fu rilasciata dopo un interrogatorio il 9 maggio, il 12 maggio fu nuovamente prelevata da casa di una sua zia, Occelli Anna, da un partigiano, caricata su di una macchina e uccisa dopo un ora dal sequestro con un colpo alla nuca in regione Ponte di Ferro di Roccavione. (Vite Spezzate n. 3742)

47)  CASALE MARIA BENEDETTA vedova ANZOLA, di Fiorenzo, n. a Verolengo (TO) il 17/08/77, soppressa dai partigiani con la figlia Francesca, i cadaveri ritrovati 11 Luglio del 1950 (per le circostanze vedere Anzola Maria) (Vite Spezzate n. 3779)

48)  CERA  LISA ANTONIETTA, di Ottavio, n. a Trapani il 15/07/1886, residente a Cuneo, casalinga, fucilata con la sorella Teresa da partigiani su ordine del Tribunale del Popolo in corso Stura angolo piazza Torino con altre 26 persone,  nel massacro del 3 Maggio a Cuneo, per le due non vi erano accuse specifiche ma erano le sorelle del Maggiore Gino Cera comandante la GNR di Torino  (poi fucilato il 23 Marzo del 1946), tanto bastava. (Vite Spezzate n. 4073)

49)  CERA TERESA in CHIAPPERO, di Ottavio, n. a Girgenti (AG) il 16/03/1892, residente a Cuneo, casalinga, (per le circostanze vedere Cera Lisa) (Vite Spezzate n. 4076)

50)  CHIAPELLI ROSA MARIA, di Mario, nata a Costigliole Saluzzo il 18/04/1918, ivi residente, casalinga, venne catturata il 25 Giugno 1944 dai partigiani assieme al fidanzato Gallini Dante mentre i due percorrevano in bicicletta la Val Varaita, nei pressi del ponte di Valcurta, due giorni dopo sarà fucilata nel territorio del comune di Sampeyre perché riconosciuta come la figlia dell’Avvocato Chiapelli Mario “il quale aveva fama di spia fascista” che a sua volta sarà, il giorno stesso prelevato dai partigiani ed ucciso ad Isasca il 28 Giugno. Assieme ai due fidanzati viene ucciso anche il partigiano “Molotof” alias Ferrero Domenico. Nel processo tenutosi alla corte di Assise di Cuneo nel 1955 sul banco degli accusati siederanno i partigiani C.M. da Rossana, M.B. da Manta ed Eduardo Zapata “Zama” da Guajaquil (Equador). Mentre i partigiani gregari vengono prosciolti per l’Amnistia del DPR 5 Aprile 1944, n. 96, il comandante “Zama” viene condannato perchè, motiva il giudice, “Nel caso a carico della Chiappelli Rosa, anche prescindendo dalla assenza del giudizio, cui pur si sarebbe potuto procedere... null’altro esisteva se non il fatto d’esser figlia di un filofascista.... Quanto poi al Gallini... è da escludersi che a carico suo esistesse anche il minimo sospetto... Infine per il Ferrero Domenico “Molotof”... fatto sopprimere a cagione della donna che doveva poi diventare moglie dello “Zama”..., dimostrano l’assenza di un qualsiasi motivo inerente alla lotta.” Quindi condanna a 26 anni di carcere lo “Zapata” che per effetto di attenuanti generiche e di Amnistia del DPR del 19/12/1953, n. 22 viene interamente condonata. La corte di Assise di Appello di Torino il 02/03/1956 riforma parzialmente la sentenza condannando lo “Zapata” a anni 30 di reclusione che per effetto delle attenuanti generiche e della stessa Amnistia del 1953 vengono ridotti ad anni due di reclusione. (Vite Spezzate n. 4192)

51)  CHIAPPUSSA ADELE, fu Luigi n. a Modan il 05/12/1903 residente a Susa via Oulx 8, fucilata senza processo il  10 Settembre 1944 probabilmente nel territorio del comune di Murazzano, sotto l’imputazione di spionaggio. La ragione era che la donna aveva una relazione con un soldato tedesco e per questo andava punita. Cfr. Rapporto della Prefettura di Cuneo del 22 Febbraio 1945 al Ministero dell’Interno. Oggetto: Elementi passati per le armi dai partigiani... rilevati dai documenti rinvenuti nei comandi partigiani nel corso di rastrellamenti. (dispersa, non presente in Vite Spezzate)

52)  CHIAVAZZA MARIA CATERINA, di Federico, n. a Torino il 01/08/1925, residente a Genova, Ausiliaria della RSI, fucilata per ordine del Tribunale del Popolo a Cuneo il 3 Maggio 1945, senza imputazioni specifiche, con altre 27 persone nel massacro di corso Stura angolo Piazza Torino. Era incinta. (Vite Spezzate n. 4279)

53)  CHIECCHIO MARGHERITA, di Giovanni, nata a Vicoforte il 30/07/1903, residente a Niella Tanaro, casalinga, soppressa da elementi partigiani assieme a Borgna Maria Teresa il 9 Febbraio 1944 nel territorio del comune di Pamparato. cfr. "Carrù in guerra" di Rino Viotto (Vite Spezzate n. 4290)

54)  CHIOCCHIA ANTONIA, di Giovanni, nata a Caraglio il 25/05/1915, residente a Pradleves, casalinga, venne fucilata da elementi partigiani a Dronero il 28 Giugno 1944, assieme a Rainero Pierina, i partigiani “fucileranno” il 3 Dicembre del 1944 anche il marito Martini Stefano di anni 46, grande invalido di guerra, privo delle gambe che per spostarsi si serviva di un carrettino che spingeva con le mani Cfr. Memorie “Toselli”. (Vite Spezzate n. 4314)

55)  CORRADO GIOVANNA in GENTA, di Francesco, nata a Murazzano il 08/05/1900, residente a Belvedere Langhe, macellaia, soppressa da elementi partigiani per motivi non noti assieme al marito Genta Nicola a Dogliani il 30 Novembre 1944. (Vite Spezzate n. 4678)

56)  CUNEO ANGELA, di Luigi, n. a Voghera (PV) il 06/07/1912, residente ad Ivrea, impiegata, soppressa da elementi partigiani a Frabosa Soprana il 5 Aprile 1945, indicata erroneamente Ausiliaria della RSI negli elenchi della pubblicistica dei reduci della Repubblica Sociale (vedi G. Pisanò “Ultimi in grigioverde” vol. IV p. 1932). (Vite Spezzate n. 4924)

57)  DE BERNARDI PAOLA, di Rodolfo, nata a Monte di Capodistria (Pola) il 21/04/1925, residente a Bernezzo, domestica, fucilata a Cuneo il 8 Maggio 1945. "La volante GL preleva due ausiliarie, già regolarmente rapate, Paola De Bernardi e Rosina Piana, entrambe di Caraglio: con loro viene anche preso un ragazzino per il quale il prete partigiano Don Lino Volta era intervenuto, data l'età, affinché non fosse fucilato con gli altri di Caraglio, ottenendo l'assicurazione di Rosa. (Virginio Ferrari di anni 15, mascotte della Monte Rosa di Dronero). Li portano tutti a Cuneo e li fucilano assieme a Antonio Quarti alla 5° arcata del ponte nuovo in località Basse di Sant Anna. Una delle due ragazze, che aveva il capo cosparso di catrame, stringeva ancora sotto il braccio una pagnotta di pane che qualche anima buona le aveva donato. Nella stessa notte i cadaveri vengono occultati in un rifugio antiaereo sulla scarpata di Piazza Vittorio e qui scoperti dai questurini.” Cfr. Memorie Toselli, dattiloscritto. (Vite Spezzate n. 5233)

58)  DE CAROLI STEFANIA, di Giovanni, nata a Tresnuraghes (NU) il 23/03/1919, residente a Torino, casalinga, uccisa da elementi partigiani della III Divisione “Alpi” quando questi entrarono a Fossano il 30 Aprile 1945. (Vite Spezzate n. 5237)

59)  DE MARIO SARTOR MARIA in ZACCARIA, di Valentino, nata a Santo Stefano di Cadore (Belluno) il 09/10/1891, residente a Moretta, ostetrica, con la scusa di un intervento per un parto imminente viene sequestrata a Moretta il 17 Settembre del 1944 da partigiani locali che la conducono in regione Saretto, cascina “Giasera” del territorio del comune di Polonghera dove viene uccisa e sotterrata. Il cadavere fu recuperato solo nel 1947. Aveva un paletto conficcato in vagina. Cfr. Lino Toselli, “Accadde Oggi” Cuneo 1943/45: Cronache della guerra civile, La Bisalta del 10/09/2004, p. 27. (Vite Spezzate n. 5251) Citata anche nel processo contro Simonini Agnese della CAS di Cuneo

60)  DEGIOVANNI ALBERTINA, di Giuseppe, n. a Vinadio il 03/03/1911, residente a Robilante, iscritta al Partito Fascista Repubblicano, prelevata da elementi partigiani al comando di Ivano Bellino e soppressa nel territorio del comune di Roccavione il 9 Novembre 1944, il corpo sarà ritrovato cinque giorni dopo con la testa sfracellata ed il corpo straziato da arma da taglio. Cfr. “Il Piemonte Repubblicano” del 18/11/1944. (Vite Spezzate n. 5295)

61)  DESTRE’ CATTERINA in GERMANO, di Agostino, n. a Paesana, il 20/04/1909, ivi residente, casalinga, fucilata da elementi partigiani con il marito Germano Alberto ed un’altra coppia di coniugi (Pescarmone Milda col marito il farmacista Martina Gian Giacomo) al cimitero di Paesana il 11 Luglio 1944, i partigiani appartenevano alla formazione di “Montecristo” operante in Val Po di cui il commissario politico era “Mario”. Cfr. don Michele Lerda: "Un prete nella resistenza Piemontese". (Vite Spezzate n. 5508)

62)  DHO LIDIA, di Giuseppe, n. a Magliano Alpi il 26/07/1927, residente a Mondovì, Ausiliaria della RSI, prelevata da elementi partigiani, che la uccisero a Mondovì il 12 Marzo 1945, spaccandole il cranio con il calcio del fucile. (Vite Spezzate n. 5528)

63)  DIAMANTE NICOLETTA, di n.n. nata a Perlo il 31/10/99, res. Castellino Tanaro, casalinga, prelevata da elementi partigiani il 13 Maggio 1945 assieme a Porcaro Pietro e soppressi nel territorio del comune di Lesegno tre giorni dopo Cfr. Sentenza della Corte di Appello del Tribunale di Torino del 11/10/1950. (Vite Spezzate n. 5550)

64)  FALCO MARGHERITA MARIA, di Giovanbattista, nata a Cuneo il 18/05/1923, ivi residente, mezzadro, soppressa da elementi partigiani nel territorio del comune di Cuneo il 9 Novembre 1943. (Vite Spezzate n. 5925)

65)   FALCO MIRELLA, di Giuseppe. (mancano altri dati anagrafici) di questa donna sfollata dal Torinese a Bagnolo si sa solo che fu fermata da elementi partigiani della 4^ Brigata Garibaldi e da loro trattenuta per sospetti di spionaggio. Non fu mai più rivista né viva né morta. Il comandante partigiano Petraia, nel dopoguerra alla richiesta del padre della ragazza di conoscerne la sorte, rispondeva con una lettera dichiarando che la signorina, durante un forte rastrellamento, era stata fatta passare in Francia e lasciata alle autorità francesi di Guillestre come “persona sospetta”. (non presente in Vite Spezzate)

66)  FERRERO CATERINA, di Domenica, nata a Torino il 16/10/1914, ivi residente, casalinga, soppressa da partigiani nel territorio del comune di Santo Stefano Belbo il 5 Febbraio 1945 sotto l’accusa di essere una “spia dei fascisti”. (Vite Spezzate n. 6158)

67)  FERRERO ERALDA, di Giovanni nata a Torino il 19/11/1917, residente a Carrù, casalinga, uccisa da elementi partigiani assieme alla madre  la madre Veronica Rovella il 23 Novembre del 1944 sulla strada provinciale per Benevagienna, erano considerate notoriamente fasciste, cfr. "Carrù in guerra" di Rino Viotto, p. 57 Tre dei partigiani responsabili saranno a loro volta eliminati da altri partigiani. (Vite Spezzate n. 6172)

68)  FERRI ERNESTINA, di Giovanni Battista, nata a Castiglione D’Adda (MI) il 24/07/1920, impiegata, prelevata e uccisa da elementi partigiani assieme a Javelli Maria nel territorio del comune di Pietraporzio il 28 Giugno 1944. Cfr. Lino Toselli, “Accadde Oggi” Cuneo 1943/45: Cronache della guerra civile, La Bisalta del 25/06/2004, p. 29. (Vite Spezzate n. 6271)

69)  FERRUS PIERINA, di Benvenuto, n. a Revello il 12/10/1890, residente a Saluzzo, casalinga, prelevata da partigiani assieme alla sorella Virginia alla fine dell’Aprile del 1945, i loro corpi saranno rinvenuti in regione Colletta del comune di Pagno. Cfr. Lino Toselli, Memorie, dattiloscritto (Vite Spezzate n. 6309)

70)  FERRUS VIRGINIA, di Benvenuto, n. a Revello il 21/04/1887, residente a Saluzzo, casalinga, prelevata da partigiani assieme alla sorella Pierina, alla fine dell’Aprile del 1945 i loro corpi saranno rinvenuti in regione Colletta del comune di Pagno. Cfr. Lino Toselli, Memorie, dattiloscritto (Vite Spezzate n. 6310)

71)  FRANCO ANGELA, di Pietro, n. a Valdieri il 16/03/1920, residente a Valdieri, casalinga, uccisa da elementi partigiani nel territorio del comune di Pietraporzio il 17 Agosto 1944. Cfr. Lino Toselli, “Accadde Oggi” Cuneo 1943/45: Cronache della guerra civile, La Bisalta del 23/07/2004. (Vite Spezzate n. 6564)

72)  FRANCO ANNA LUCIA, di Simone, nata a San Raphael (Francia) nel 1922, residente a Valdieri, contadina, soppressa da partigiani il 20 Agosto del 1944 nel territorio del comune di Valdieri, località Ponte sul Gesso assieme ad altri quattro uomini.  Cfr. Lino Toselli, “Accadde Oggi” Cuneo 1943/45: Cronache della guerra civile, La Bisalta del 23/07/2004. (Vite Spezzate n. 6566)

73)  GABUTTO LUCIA, di Giovanni Lorenzo, nata ad Alba il 9/07/1891, ivi residente, maestra, soppressa da partigiani nel territorio del comune di Bosia il 15 febbraio 1945 per motivi non noti ma probabilmente per la solita generica accusa di “spionaggio”. (Vite Spezzate n. 6686)

74)  GARABELLO MARIA GIUSEPPINA in NEGRO, di anni 58, casalinga, moglie del mugnaio Negro Carlo, a Levice il 12 aprile 1944 fu assassinata e rapinata in casa con il marito da elementi a metà tra partigiani e delinquenti che in seguito vengono incorporati nella 16° Brigata Garibaldi : Renotti Luigi che dichiarerà al processo del 1947 al Tribunale di Torino: "la rapina la facemmo per ordine dei nostri superiori", Francone Pietro che presenta il suo "foglio notizie" con la qualifica di "Patriota" del CVL dal 02/02/1945 al 07/06/1945, e certo Racca Pietro che risulta partigiano deceduto in conflitto a Castino il 24/06/1944 ma non segnalato in Vite Spezzate. Cfr. Sentenza del Tribunale di Torino Corte di Assise di Appello, 1947. (Non presente in Vite Spezzate)

75)  GARRO LUCIA, di Andrea, n. a Peveragno il 06/01/1920, ivi residente, casalinga, fucilata da elementi partigiani dipendenti dalla Brigata."Valle Iosina" del Gruppo Divisioni "R", a Peveragno il 14/01/1945 assieme a Pittavino Caterina Cfr. Richiesta informazioni del Tribunale di Cuneo  all'ufficio Stralcio del CLN di Torino del 25/03/46. (Vite Spezzate n. 7071)

76)  GASTALDI NATALIA, di Natale, nata a Cosio di Arroscia (Imperia), il 25/05/1921, residente a Ceva, Ausiliaria della RSI,  fucilata con altre 27 persone a Cuneo in Corso Stura angolo Piazza Torino, nel massacro del 3 Maggio 1945, su ordine del Tribunale del Popolo, senza specifiche accuse. (Vite Spezzate n. 7128)

77)  GENESTRONI MICHELINA, di Giacomo, nata a Romentino (NO) il 22/06/1924, era un’Ausiliaria della RSI, risulta dispersa nel territorio di Fossano nell’Aprile del 1945, Vedi Sentenza di Morte Presunta del Tribunale di Novara, in Gazzetta Ufficiale del 25/10/1954, (Vite Spezzate n. 7232)

78)  GIANDRONE GIUSEPPINA, di Mario, n. a Savona il 15/05/1926, residente a Bra, sarta, ex partigiana del distaccamento "Bonino" imputata di spionaggio, catturata a Bra “veniva dopo regolare processo, fatto dal distaccamento di “Jimmy” fucilata nei pressi della cascina Vidavì (Bra)” il 6 Dicembre 1944. Cfr. relazione del comando la 48° Brigata Garibaldi "Dante Di Nanni", del 05/01/1945. (Vite Spezzate  n.7503)

79)  GHIBAUDO BRIGIDA, nata il 19/11/1905 a Vernante, ivi residente, prelevata da partigiani da Vernante in un periodo imprecisato del 1945 probabilmente per la solita generica accusa di “spionaggio”, non venne mai più rivista, risulta uccisa in località Palanfrè del comune di Vernante, non esiste l’atto di morte anzi non risulta neppure morta perché ai familiari per lungo tempo fu detto che era ancora viva e sarebbe ritornata ed allora non fu redatta neanche la sentenza di morte presunta. Al comune di Vernante risulta solo l’atto di nascita. (non presente in Vite Spezzate)

80)  GILLI MADDALENA, fu Agostino, n. a Carmagnola (TO) il 09/03/1898, residente a Ceresole d'Alba, casalinga, prelevata dalla propria abitazione il 15 Dicembre 1944, soppressa per “sospetto spionaggio” lo stesso giorno da elementi partigiani del distaccamento "Dante" della 6° Divisione Alpina, il cadavere fu ritrovato il 24 Settembre 1945 in località Madonna delle Grazie nel comune di Santo Stefano Roero, venne eliminata assieme a Dolcimede Vito e Nigra Augusto. (Vite Spezzate n. 7544)

81)  GIORDANO MICHELINA, di Giuseppe, n. il 25/06/1925 a Borgo San Dalmazzo, ivi residente, casalinga, fucilata da elementi partigiani della banda “Monte Saben” il 11 Maggio 1945 in località Sant Antonio Aradolo di Borgo San Dalmazzo, la madre Giraudo Francesca era stata eliminata quattro giorni prima ed il padre Giuseppe due settimane prima dai medesimi partigiani. Il fratello Biagio partigiano fu fucilato il 26 Aprile a Cuneo dalle Brigate Nere. “In una lettera inviata dal Sindaco di Borgo nel dopoguerra al Prefetto di Cuneo era segnalato “svaligiata la casa dei Giordano in via Mazzini 38 e trasformata in casa di tolleranza per i partigiani del Saben”. Dunque i genitori e la sorella del partigiano Biagio non erano spie ma parenti innocenti che dopo la liberazione hanno subito oltraggio e morte. Biagio, nome di battaglia “Gino”, per una vergognosa manipolazione non risulta neppure partigiano e per coprire altre malefatte non si fa menzione di lui né negli elenchi dei partigiani morti né sulle lapidi a ricordo dei caduti. Nella casa della famiglia Giordano “trasformata in casa di tolleranza per partigiani” furono fatte oggetto di violenza e prostituzione non solo la madre e la figlia con la testa rasata, ma anche altre ragazze a cui era stato fatto lo stesso trattamento dei capelli” Cfr. Memorie Toselli, dattiloscritto. (Vite Spezzate n. 7727)

82)  GIRARDI MARIA CLARA, di Giuseppe, n. a Villeneuve Loubet (F) il 13/02/1926, residente a Dronero, casalinga, fu uccisa da partigiani con la sorella Maria Maddalena, a Monterosso Grana il 09/02/1945, anche il padre Giuseppe fu ucciso dai partigiani un mese dopo, era la sorella di un ex partigiano passato alla repubblica che aveva fatto fucilare il giorno prima il partigiano Faraudo Oreste detto "Topa" (della 104° Brigata Garibaldi "Fissore") ed aveva fatto ritrovare un deposito di armi dei partigiani, lei, il padre e la sorella vennero uccise per rappresaglia. Cfr. Processo “Girardi Francesco” Corte di Assise Straordinaria del Tribunale di Cuneo, 1945 (Vite Spezzate n. 7778)

83)  GIRARDI MARIA MADDALENA, di Giuseppe, n. a Villeneuve Loubet (F) il 11/07/1928, residente a Dronero, casalinga, uccisa con la sorella Maria Clara. (per le circostanze vedi Girardi Maria Clara). (Vite Spezzate n. 7779)

84)  GIRAUDO BIANCA, di Carlo, n. a Boves il 23/02/1922, ivi residente, casalinga, fucilata a Cuneo in Corso Stura angolo Piazza Torino nel massacro del 3 Maggio 1945 su ordine del Tribunale del Popolo senza accuse specifiche. (Vite Spezzate n. 7808)

85)  GIRAUDO FRANCESCA in GIORDANO, di Michele, n. a Vignolo (CN) il 15/02/1903, residente a Borgo San Dalmazzo, casalinga, soppressa da elementi partigiani il 7 Maggio 1945 a Borgo San Dalmazzo (per le circostanze vedi Giordano Michelina). (Vite Spezzate n. 7821)

86)  GIUGE PROSPERINA ESTER, di Teodoro, n. a Molliers di Valdieri il 02/08/1920, residente a Demonte, prelevata da partigiani della formazione GL "C. Rosselli" dalla sua abitazione in Demonte alle ore 16 del 27 aprile del 1945, portata al comando partigiano, allora in via Nazionale in Demonte, fu "denudata, percossa e insultata con volgari epiteti per farla confessare" non ammetteva le sue colpe e il 3 maggio fu deciso di fucilarla anche senza “confessione” ma in seguito alle implorazioni dei congiunti a di altri rimasti sconosciuti, l'esecuzione venne sospesa e la donna fu ricoverata all'ospedale civile di Demonte il 10 Maggio. Ma quello stesso giorno, alle ore 17, fu prelevata da quell’ospedale da una squadra di partigiani e uccisa.in località Gravera del comune di Moiola, Tribunale di Torino, Corte d'Assise di Appello, Sentenza contro ignoti del 28/02/1947. (Vite Spezzate n. 7896)

87)  GIULIANO GIUSEPPINA, di Pietro, n. a Fossano il 18/04/1906, residente a Roccavione, casalinga, prelevata e soppressa da elementi partigiani nei pressi del cimitero di Roccavione il 1 Maggio 1945, probabilmente assieme al Tenente della Divisione “Littorio” della RSI Oreste D’Avanzo. Non vi erano accuse specifiche ma aveva frequentato qualche soldato della “Littorio”, tanto bastava. Cfr. Memorie Toselli, dattiloscritto. (Vite Spezzate n. 7920)

88) GRIMALDI MARIA ROSA, di Anacleto, nata a Cossano Belbo il 20/08/1923, ivi residente, civile, casalinga, uccisa a Rocchetta Belbo il 05/01/1945, Reg. Gen. Dei Reati 1947 n. 2615, uccisione di donna ritenuta fascista, denuncia del 04/02/47 (Vite Spezzate n. 8179)

89) GRISERI MARGHERITA, mancano i dati anagrafici, insegnante a Mondovì, soppressa il 8 Marzo 1944 a Pianvignale di Frabosa Sottana. “già in aspettativa da due anni, per la perdita completa dell’udito, è stata prelevata nel suo domicilio ed è caduta sotto i colpi di fucile mentre, consapevole del terribile destino, s’era inginocchiata per rivolgere un’ultima preghiera e forse per chiedere perdono per i suoi uccisori. La medesima, animo nobilissimo, ha lasciato quanto possedeva a beneficio del Liceo Magistrale di Mondovì” Cfr. “Il Piemonte Repubblicano” del 23/12/1944 (non inserita in Vite Spezzate)

90) GROSSO MARIUCCIA, di Giacomo, n. a Peveragno il 13/11/1924, ivi residente, casalinga, soppressa da elementi partigiani il 31 Dicembre 1943 nel territorio del comune di Peveragno. (Vite Spezzate n. 8248)

91) JAVELLI MARIA, di Ludovico, nata ad Argentera il 14/03/1892, residente ad Argentera, Sarta, soppressa assieme a Ferri Ernestina da elementi partigiani senza specifiche accuse il 28 Giugno 1944 a Pietraporzio. Cfr. Lino Toselli, “Accadde Oggi” Cuneo 1943/45: Cronache della guerra civile, La Bisalta del 25/06/2004, p. 29. (Vite Spezzate n. 8444)

92) LAPENNA ANGELA, di Mario, nata a Monbaldone (AT), ivi residente, contadina, nata il 14/01/1924, fucilata da partigiani, con la generica accusa di spionaggio, il 23 Ottobre 1944, il corpo rinvenuto il 27 Febbraio 1946 in prossimità della Cascina Carrantino, del comune di Castino, con 7 sconosciuti, in fosse separate, presumibilmente fucilati nel Settembre-Ottobre 1944, cfr. "Relazione attività svolta dal 10 al 30 Ottobre 1944" della 3° Brigata "Asti", 2° Divisione "Langhe", catturata dal distaccamento "Biondino" e passata per le armi. (Vite Spezzate n. 8596)

93) LERDA CAROLINA, di Carlo e di Serale Maria, nata a Busca il 04/09/1926, ivi residente, civile, soppressa da partigiani il 04/04/1945 e sepolta nel giardino della caserma dei Carabinieri di Pradleves, i resti del corpo furono riesumati nel 1949, Cfr. Sentenza del Trib. di Cuneo del 10/01/1949 (Vite Spezzate n. 8660)

94) LERDA LUCIA, di Mattia, nata a Monterosso Grana il 22/05/1920, ivi residente, sequestrata dalla propria abitazione alla Levata ed eliminata da elementi partigiani in Valle Grana il 17 Luglio 1944. Non si conoscono le accuse per le quali fu uccisa. Il suocero della Lerda, Raineri Giuseppe, si recò in Valle Grana a cercare notizie della nuora, fu intercettato e soppresso dai partigiani a Pradleves. Cfr. Lino Toselli, “Accadde Oggi” Cuneo 1943/45: Cronache della guerra civile, La Bisalta del 05/03/2004, p. 28. (Vite Spezzate n. 8670)

95) LUCIANO OLGA MARIA, di Domenico, n. a Lesegno il 02/08/1923, ivi residente, sarta, uccisa in casa a Lesegno il 11 Giugno 1944 nell’occasione del prelevamento dei genitori e della sorella Liliana da parte di elementi partigiani, in quanto tutta la famiglia era iscritta al Partito Fascista Repubblicano. Cfr. Notiziario GNR, Cuneo, Giugno 1944. (Vite Spezzate n. 8850)

96) MAGGIOTTI GIUSEPPINA, di Domenico, nata a Nizza il 21/09/1907, residente a Torino, ambulante, soppressa da elementi partigiani in territorio di Alta Valle Stura il 8 Luglio 1944, convivente dell’ex partigiano Mulè Antonio fucilato anche lui da partigiani perché ritenuto responsabile di alcune rapine compiute nella zona di Caraglio. (Vite Spezzate n. 8927)

97) MAGNALDI ADELINA MARIA MARGHERITA in CONTE, di Giovanni Antonio, n. a Cuneo il 12/12/1903, ivi residente, casalinga, fucilata nonostante fosse in stato di avanzata gravidanza, da elementi partigiani a Cuneo in Corso Stura angolo Piazza Torino nel massacro del 3 Maggio 1945, senza specifiche accuse se non essere la moglie del vice Commissario Prefettizio di Cuneo. la fotografia della donna è pubblicata in “I Caduti della RSI Cuneo e Provincia” NovAntico Editrice, Pinerolo 2001, pag. 283 (Vite Spezzate n. 8952)

98) MARENGO CATERINA in GRASSO, di Giacomo, n. a Bra il 24/10/1919, ivi residente, casalinga, fucilata assieme al il marito Grasso Settimio da elementi partigiani nel territorio del comune di Sanfrè il 15 Agosto 1944, tumulata a Bra il 29 Aprile 1947. (Vite Spezzate n. 9263)

99) MARUBINI VERA, di Marubino, nata ad Albenga il 04/05/1913, residente a Bossolasco, casalinga, sequestrata ed uccisa a Bossolasco il 19/06/1944 (Vite Spezzate n. 9522)

100) MAUNERO ANTONINA in CERUTTI, di anni 39, da Bra, operaia, coniugata con Cerutti Francesco, eliminata da elementi partigiani a Bra il 14 Maggio del 1945 nel bagno di sangue che seguì l’entrata dei partigiani nella cittadina. Cfr. Memorie Toselli, dattiloscritto, (non presente in Vite Spezzate)

101) MEINARDI PIERINA in SORBA, di Pietro, nata a Castagnole Lanze (AT) il 20/03/1899, residente a Borgo San Dalmazzo, casalinga, viene uccisa il 25 Giugno 1944 da elementi partigiani penetrati in casa sua a Borgo San Dalmazzo mentre cercava di opporsi al sequestro della figlia Sorba Ada di 19 anni, iscritta al Partito Fascista Repubblicano; la figlia gravemente ferita morirà all’ospedale Santa Croce di Cuneo il 29 Luglio. Cfr. “Il Piemonte Repubblicano” del 29/07/1944. (Vite Spezzate n. 9730)

102) MILANO ORTENSIA, di Giuseppe, n. a Busca il 03/05/1924, residente a Villar San Costanzo, operaia, uccisa in Borgata Oggeri di fronte al fratellino di otto anni nel cortile di casa perchè vista in compagnia di soldati tedeschi, nello stesso giorno in cui i partigiani soppressero Belliardo Anna e Belliardo Maria nel territorio del comune di Roccabruna il 15 Febbraio 1945, sepolta a San Giuliano di Roccabruna Cfr. Sentenza di Stato Civile, Tribunale di Cuneo del 06/07/1955 (Vite Spezzate n. 9953)

103) MIRETTI GIUSEPPINA, di Giuseppe, n. a Paesana il 05/07/1898, ivi residente, casalinga, prelevata e soppressa da elementi partigiani nel territorio del comune di Casteldelfino in un giorno imprecisato dell’Agosto del 1944. (Vite Spezzate n. 10003)

104) MOLINERI MARIA, nata a Monterosso Grana il 14/07/1901, residente a Dronero, casalinga, soppressa da elementi partigiani il 14 Febbraio 1945 nel territorio del comune di Roccabruna, il giorno dopo altre tre donne vengono uccise (le due Belliardo e Milano Ortensia) probabilmente dagli stessi partigiani. (Vite Spezzate n. 10051)

105) MORETTI FRONTINA, di Antonio, n. il 03/02/1912 ad Alzano Sopra (BG), residente ad Alzano Lombardo (BG) in via A. Fontana. Catturata a Dogliani  da elementi partigiani del distaccamento "Islafran" della 16° Brigata Garibaldi e fucilata “risultata chiara la loro attività fascista”con altri due nel territorio del comune di Dogliani il 20 Luglio del 1944. Cfr. "Dichiarazione di morte presunta" pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 20/05/1961 che la dichiara scomparsa il 17 luglio 1944, il corpo mai ritrovato. (non presente in Vite Spezzate)

106) NASI MADDALENA, fu Francesco, n. a Savigliano il 12/12/1892, residente a Cavalermaggiore, maestra alla frazione di Madonna del Pilone di Cavalermaggiore, considerata “fascista della prima ora” era stata per parecchi anni segretaria del Fascio Femminile della frazione Madonna del Pilone, prelevata dalla sua abitazione il 3 Aprile del 1945 e quindi "giustiziata" da elementi partigiani della 105° Brigata "Carlo Pisacane" al comando del partigiano "Jimmi" come spia, era sorella del Generale della GNR Guglielmo Nasi. Fu rinvenuta cadavere in un bosco in regione Motturone. (Vite Spezzate n. 10488)

107) NAVITO MARIA GIOVANNA, nata a Chateauroux (Francia) il 31/08/1924, residente a Paesana, prelevata da elementi partigiani nell’Aprile del 1945 nel territorio del comune di Paesana e mai più rivista. Cfr. Dichiarazione di Morte Presunta del Tribunale di Saluzzo, Gazzetta Ufficiale, foglio delle inserzioni del 17/03/1962. (Vite Spezzate n. 10496)

108) NEGRI DOMENICA in SERENA, di Giuseppe, nata a Fossano il 01/06/1897, residente a Fossano, fioraia, arrestata a Torino per collaborazionismo fu tradotta alle carceri di Fossano e dopo maltrattamenti il 18 Maggio fu prelevata da due partigiani per un “interrogatorio”. Venne assassinata con due colpi al capo durante il tragitto. I due partigiani della scorta non furono mai identificati. La sua colpa era di essere la moglie di un noto fascista di Fossano. (Vite Spezzate n. 10503)

109) NICOLINO TERESA, di Giovanni, n. a Manta il 06/09/1882, residente a Villar San Costanzo, domestica, era la perpetua di don Antonio Zali e fu uccisa da elementi partigiani assieme al parroco nella canonica l’8 Giugno del 1944 a Villar San Costanzo. Cfr. “Il Piemonte Repubblicano” del 13/06/1944. (Vite Spezzate n. 10576)

110) OLIVERO MARIA, di Battista, n. a Roccasparvera il 27/03/1921, residente in Borgo san Dalmazzo, casalinga, prelevata in frazione Tetto Deu e soppressa da elementi partigiani il 13 Aprile del 1944 nel territorio del comune di Valloriate, frazione Sapè. Cfr. Lino Toselli, “Accadde Oggi” Cuneo 1943/45: Cronache della guerra civile, La Bisalta del 02/04/2004 (Vite Spezzate n. 10776)

111) OLIVIERI PASQUALINA ENRICA FANNY, di Nicolò, n. ad Imperia il 04/09/1888, residente a Cuneo, impiegata, fucilata a Cuneo su ordine del Tribunale del Popolo il 3 Maggio 1945 nel massacro do corso Stura angolo Piazza Torino, senza accuse specifiche ma era impiegata al Fascio Femminile di Cuneo. (Vite Spezzate n. 10789)

112) OSELLA ANNAMARIA, fu Bernardo, n. a Carmagnola il 14/09/1887, residente a Torino, casalinga, "Amante del Gaviorno Mario, legalmente separata dal marito da circa 23 anni, aiutava in continuità il suddetto amante nel suo sporco mestiere. Rea confessa di spionaggio a danno di partigiani" fucilata da elementi partigiani della 103° Brigata Garibaldi “Nanetti” il 27 Giugno del 1944 nel territorio del comune di Bagnolo Piemonte. Cfr. Registro dei Giustiziati 103° Brigata. (Vite Spezzate n. 10855)

113) OSELLA EMMA, di Bernardo, n. a Torino il 29/11/1922, residente ad Alba, Ausiliaria della RSI, fucilata da elementi partigiani il 5 Maggio a Mondovì assieme al Tenente Farina ed altri due militari in Piazza Ellero, senza accuse specifiche ma forse solo perchè era Ausiliaria e fidanzata del Tenente Alberto Farina. (Vite Spezzate n. 10856)

114) PASQUALE RENATA, fu Bartolomeo, nata a Busca il 12/11/1917, ivi residente, casalinga, prelevata e soppressa in località sconosciuta, il 28 Giugno del 1944. Cfr. Dichiarazione di Morte Presunta del Tribunale di Cuneo del 1953 (Vite Spezzate n. 11071)

115) PEANO EMILIA in SABENA, di Giacomo, n. a Saluzzo il 03/03/1903, ivi residente, maglierista,  prelevata da elementi partigiani dalla sua abitazione in Saluzzo unitamente al figlio Sabena Renato di anni 14 il 10 Aprile del 1945 ed il 16 dello stesso mese ambedue uccisi sui monti di Brondello. (Vite Spezzate n. 11146)

116) PEIRONE LUCIA, nata a Cigliè il 09/09/1925, ivi residente, prelevata e violentata in regione  Peirone (Cigliè), da elementi partigiani della 16° Brigata. "Perotti" assassinata come sospetta spia vicino mulino Feisoglio in frazione Scarrone di Serravalle Langhe il 18 Maggio del 1944, i responsabili furono assolti perché si trattava di "fatto di guerra". Cfr. Quotidiano Gazzetta del Popolo del 04/12/1953 (Vite Spezzate n. 11219)

117) PESCARMONE MILDA in MARTINA, di Prospero, n. a San Damiano d'Asti, residente a Paesana, prelevata dalla propria abitazione e “fucilata” il 10 luglio con marito Martina Gian Giacomo ed i coniugi Germano al cimitero di Paesana a mezzanotte, gravemente ferita muore all'ospedale di Saluzzo il 13 Luglio 1944. Cfr. don Michele Lerda: "Un prete nella resistenza Piemontese". (Vite Spezzate n. 11436)

118) PIANA ROSINA, di Giuseppe, n. a Caraglio il 14/10/1922, ivi residente, commerciante, uccisa a Cuneo il 8 Maggio 1945, per le circostanze vedi De Bernardi Paola. (Vite Spezzate n. 11509)

119) PITTAVINO CATERINA, di Giuseppe, n. a Peveragno il 17/07/1925, ivi residente, casalinga, fucilata da il 14/01/1945 a Peveragno da comando Partigiano dipendente dalla Brg."Valle Iosina" del Gruppo Divisioni "R assieme a Garro Lucia Cfr. Richiesta informazioni del Tribunale di Cuneo  all'ufficio Stralcio del CLN di Torino del 25/03/46. (Vite Spezzate n. 11657)

120) PONZINI LUIGIA EUGENIA, di Paolo, nata a Cuneo il 10/08/1925, residente a Bra, studentessa, fucilata da partigiani a Bra al castello della Zizzola il 28 Aprile 1945 nel bagno di sangue che seguì l’occupazione della cittadina da parte delle forze partigiane, fu uccisa assieme al padre adottivo Ponzini Paolo ed altre 8 persone. (Vite Spezzate n. 11754)

121) PORRATI MARIA in BONGIOVANNI, di Francesco, nata ad Alessandria il 02/08/1896, residente a Pianfei, impiegata all’ufficio assistenza dei fasci femminili, fucilata da elementi partigiani a Cuneo il 3 Maggio 1945 nel massacro di corso Stura angolo piazza Torino con altre 28 persone su ordine di un Tribunale del Popolo. (Vite Spezzate n. 11780)

122) POSOPAT ARMINIA, di Fabiano, nata a Fiume il 21/11/1922, residente a Savigliano, casalinga, soppressa da partigiani in località imprecisata del cuneese il 05/06/1944 (Vite Spezzate n. 11804)

123) POZZO TERESA CATERINA, di Giovanni, nata a Torino il 29/04/1928, ivi residente, Ausiliaria della RSI aggregata al II reparto Arditi Ufficiali (2° RAU) fu catturata con altri soldati da partigiani che avevano attaccato l'automezzo sul quale viaggiava nei pressi di Bra (borgata Ricchiardo) il 1° Marzo del 1945, successivamente alla cattura, nonostante non avesse compiuto nemmeno 17 anni, fu soppressa da elementi partigiani della 103° Brigata "Nannetti" nel territorio di Montaldo Roero nello stesso giorno. (Vite Spezzate n. 11811)

124) PRANDI DOMENICA, di Giuseppe, nata a Limone Piemonte il 17/01/1900, ivi residente, Ausiliaria della RSI, venne uccisa da partigiani a Limone Piemonte il 3 Maggio 1945 senza accuse specifiche se non di essere una ausiliaria. Cfr. Memorie Toselli, dattiloscritto. (Vite Spezzate n. 11818)

125) QUARTARA CAROLINA GIOVANNA, fu Giuseppe, n. a Torino il 21/08/1901, residente a Torino, commerciante, sfollata a Dogliani. Processata e fucilata da partigiani appartenenti alla 16° Brigata Garibaldi "Gen. Perotti" a Bonvicino il 24 Luglio del 1944. (Vite Spezzate n. 11992)

126) RABALLO MIRANDA, di Carlo, nata ad Orbassano (TO) il 20/08/1926, residente a Guarene (CN), studentessa, soppressa in territorio del comune di Barbaresco il 06/04/1945 (Vite Spezzate n. 12012) fonte “BraOggi”

127) RAGAZZONI ADELAIDE TERESA, nata e residente a Cuneo, commerciante, deceduta in Pietraporzio nell'agosto del 1944, gerente di un negozio di merceria in Cuneo, sequestrata in Demonte da partigiani della banda del famigerato "Spada". Nel sottrarsi ad un rastrellamento i partigiani la eliminarono, nelle stesse circostanze fu soppresso il commissario di PS dott. Fiorentino. Cfr. Lino Toselli, “Accadde Oggi” Cuneo 1943/45: Cronache della guerra civile, La Bisalta del 23/07/2004, p. 26. (Vite Spezzate n. 12078)

128) RAINERO PIERINA OTTAVIA, di Giuseppe, nata a Caraglio il 22/05/1927, residente a Roma, casalinga, prelevata ed eliminata da elementi partigiani nel territorio del comune di Dronero, regione Assarti il 28 Giugno del 1944 assieme a Chiocchia Antonia ed altre due persone, (Vite Spezzate n. 12107)

129) RAINERO ROSA, di Antonio, nata a Sommariva del Bosco il 03/07/1878, residente a Ceresole d’Alba, Ostetrica, soppressa da elementi partigiani nel territorio del comune di Monteu Roero nell’Ottobre del 1944. (Vite Spezzate n. 12109)

130) RE CATERINA detta RINA, di Tommaso, n. a Barge il 10/05/1923, ivi residente, casalinga, assassinata con Beltramo Lucia dai partigiani E.M.  e M.A., che nel processo intentato contro di loro nel dopoguerra saranno assolti "per aver agito nell'adempimento di un dovere imposto da un ordine superiore" ordine che proveniva dal comandante partigiano Carlo Broccardo (deceduto). Quotidiano Gazzetta del Popolo di Torino del 24 Novembre 1953. per le circostanze vedi Beltramo Lucia. (Vite Spezzate n.12243)

131) RE ERMINIA, di Giuseppe, n. a Caraglio il 05/02/1915 ivi residente in via S. Paolo 76, prelevata il 3 Gennaio 1945 da elementi partigiani appartenenti alla polizia partigiana della Brigata "P. Braccini" e soppressa nel territorio del comune di Pradleves: “fucilata senza processo perché non necessario per appartenenti a formazioni nere e come tali da considerarsi fuorilegge". (Vite Spezzate n. 12245)

132) REBUFATTI LUCIA, di Domenico, n. a Rossana il 20/1/20, ivi residente, domestica, uccisa da elementi partigiani il 20 Febbraio del 1945 nel territorio del comune di Rossana. Cfr. Tesi di Laurea di Milva Rinaudo "Civili e partigiani nella resistenza in Val Varaita". (Vite Spezzate n. 12278)

133) REBUFATTI PAOLA detta PAOLINA, di Pietro, n. a Nizza il 09/10/1926, giustiziata con “regolare processo” come spia da partigiani appartenenti alla 181° Brigata Garibaldi della 11° Divisione "Cuneo", nel territorio del comune di Rossana il 28/11/1944, fu violentata a turno dai partigiani. cfr. Tesi di Laurea di Milva Rinaldo "Civili e partigiani nella resistenza in Val Varaita". (Vite Spezzate n. 12279)

134) RECHER FRANCESCA ANTONIETTA ved TALLERI, residente a Carmagnola, via della Repubblica 60, catturata a Dogliani da partigiani della 180° Brigata Garibaldi "Marco" assieme alla figlia e “fucilate” assieme. La donna accompagnava la figlia alla ricerca del marito Filippo Licastro scomparso nella zona di Dogliani. Il Licastro sarà ucciso dai partigiani il 02/03/1944, dieci giorni dopo la soppressione della moglie e della suocera. Nel diario "Martinengo-Del Podio" in "Dogliani una terra e la sua Storia" le due donne sono indicate: madre Francesca Recher vedova Talleri e figlia, di anni 18, Maria Francesca, fucilate nella notte tra il 22 ed il 23 Febbraio del 1944. Nel rapporto partigiano del 14/02/1945 della 180° Brigata Garibaldi "Marco", risultano fermate in quella data Licastro Maria e Recher Antonietta, indicando come madre Recher Maria definita "persona pericolosissima che ha sempre svolto azione contraria alla nostra causa collaborando con i comandi tedeschi" (non presente in Vite Spezzate)

135) RENI JOLANDA, di Umberto, nata a Monterosso Grana il 19/08/1920, residente a Cuneo, prelevata e soppressa da elementi partigiani nel territorio di Valle Grana il 16 Marzo 1945. Cfr. Memorie Toselli, dattiloscritto. (Vite Spezzate n. 12342)

136) REVIGLIO ROMANA, di Pietro, n. a Sanfrè il 10/11/1922, ivi residente, casalinga, considerata delatrice dei nazifascisti e soppressa da elementi partigiani in un giorno imprecisato del 1945. (Vite Spezzate n. 12406)

137) RIGHETTO MARIA CLEMENZA, di Antonino, nata a Villanova Solaro il 07/09/1896, residente a Moretta, casalinga, soppressa da elementi partigiani il 4 Maggio del 1945 nel Territorio del comune di Villanova Solaro. (Vite Spezzate n. 12511)

138) ROERO SECONDINA, di Secondo, nata a Castagnole Lanze (AT) il 17/04/1910, residente a Canelli (AT), casalinga, soppressa da elementi partigiani nel territorio del comune di Mango il 20 Febbraio del 1945. Cfr. Lino Toselli, Memorie, dattiloscritto. (Vite Spezzate n. 12799)

139) ROSSI CATERINA in CIGLIUTTI, di Giovanni, nata a Mondovì il 13/07/1922, ivi residente, casalinga, fucilata da elementi partigiani a Mondovì il 12 Maggio 1945, senza accuse specifiche se non di non specificate “delazioni”. (Vite Spezzate n. 12923)

140) ROSSO TERESA, di Francesco, nata a Racconigi il 24/01/1920, ivi residente, casalinga, prelevata e soppressa da elementi partigiani in località imprecisata del cuneese nel Marzo del 1945. (Vite Spezzate n. 13017)

141) ROVELLA VERONICA in FERRERO, di Domenico, nata a Benevagienna il 05/11/1881, residente a Carrù, casalinga, eliminata con la figlia Eralda Ferrero sulla strada per Benevagienna nell'occasione della soppressione del Segretario Comunale di Marsaglia da  elementi partigiani che saranno in seguito fucilati dai loro stessi compagni (Roma V., Piras A., Bracciale G.), erano considerate notoriamente fasciste, cfr. "Carrù in guerra" di Rino Viotto, p. 57. (Vite Spezzate n. 13054)

142) ROVERA ERMENEGILDA detta LINDA, di Antonio e di Simondi Maria, “fucilata” da elementi partigiani della 181° Brigata Garibaldi in territorio di Martiniana Po in un giorno imprecisato del 1945 per “collaborazionismo”. Cfr. Marco Ruzzi, “Garibaldini in Val Varaita, 1943-1945, tra valori e contraddizioni” p. 122. (non presente in Vite Spezzate)

143) RULFI GAETANA, fu Andrea, n. a Pianfei il 15/11/1884, ivi residente, fucilata da elementi partigiani per "spionaggio" il 12 Settembre 1944 nel territorio del comune di Murazzano; era in cerca di  notizie del fratello Giorgio, precedentemente prelevato dai partigiani. Cfr. Comunicazione della Prefettura di Cuneo al Ministero dell’Interno del 22/02/1945, Oggetto: Elementi passati per le armi dai partigiani. (Vite Spezzate n. 13143)

144) SALVATICO PIERINA MARIA in CAFFA, di Pietro, n. ad Erli (SV) il 25/01/1901, ivi residente, casalinga, prelevata da partigiani assieme al marito Caffa Giovanni e fucilata con lui il 17 Luglio del 1944 nel territorio del comune di Garessio. (Vite Spezzate n. 13280)

145) SALVETTO VIRGINIA, di Giuseppe Luigi, nata a Camerana il 21/09/1899, residente a Cengio (SV), casalinga, soppressa da elementi partigiani nel territorio del comune di Camerana il 17 Giugno del 1944. (Vite Spezzate n. 13297)

146) SARETTI MADDALENA, di Valentino, nata a Verzuolo il 20/05/1890, ivi residente, casalinga, prelevata a Verzuolo, da elementi partigiani appartenenti al distaccamento "Otto" della 181° Brigata Garibaldi, processata e fucilata in frazione S. Cristina del comune di Pagno il 14 Marzo del 1945. Cfr. Tesi di Laurea di Milva Rinaudo "Civili e partigiani nella resistenza in Val Varaita". (Vite Spezzate n. 13411)

147) SECONDO ROSA PALOMBINA, di Giuseppe, n. a Luserna S. Giovanni (TO) il 30/08/1915, ivi residente, operaia, soppressa da elementi partigiani appartenenti al distaccamento della 105° Brigata Garibaldi "Carlo Pisacane", come “spia” il 23 Marzo del 1945 nel territorio del comune di Envie assieme a Perassi Bartolomeo, Cfr. "Aggiunta Bollettino Azioni Militari Mese di Marzo" del 15/04/1945. (Vite Spezzate n. 13649)

148) SILVESTRO CATERINA in SCAPELLATO, mancano dati anagrafici, fucilata con altri tre civili tra cui il marito Scapellato Corrado in regione Tetti Filibert Sottano presso la baita di Dalmasso Giovanni da partigiani garibaldini il 19 Settembre del 1944. Cfr. Donato Dutto, “Boves Kaputt”. (non presente in Vite Spezzate, il marito Scapellato Corrado si al n. 13500)

149) SORBA ADA, di Domenico, n. a Borgo San Dalmazzo il 19/06/1925, ivi residente, impiegata, era stata gravemente ferita dai partigiani il 26 Giugno 1944 che cercavano di prelevarla. Uccisa la madre Meinardi Pierina che tentava di opporsi al sequestro della figlia. (vedi Meinardi Pierina). Muore all'ospedale S. Croce di Cuneo il 24 Luglio 1944. (Vite Spezzate n. 13919)

150) TALLERI MARIA FRANCESCA in LICASTRO, residente in Carmagnola, via della Repubblica 60, catturata a Dogliani da partigiani della 180° Brigata Garibaldi "Marco" assieme alla madre e “fucilate” assieme. (Vedi Recher Francesca per le circostanze) (non presente in Vite Spezzate)

151) TARICCO RINA, mancano dati anagrafici, eliminata da elementi partigiani appartenenti alla 103° Brigata “Amendola” il 10 Marzo 1945 nel territorio del comune di Lequio Tanaro per “spionaggio”. (Vite Spezzate n. 14176)

152) TARICCO ROSA BRIGIDA, fu Luigi, nata a La Morra il 01/01/1876, residente a Torino, casalinga, prelevata da partigiani a La Morra assieme a  Sabatini Vincenzo, condotti nella frazione di San Giovanni di Monforte d'Alba vennero trattenuti due giorni in attesa di informazioni sul loro conto e quindi soppressi il 17 Agosto 1944 in zona "Baril", i corpi furono recuperati dai parenti nell'agosto 1945. (Vite Spezzate n. 14177)

153) TERNAVASIO GIUSEPPINA, di Giuseppe, n. a Savigliano il 24/05/1923, ivi residente, casalinga, viene fucilata a Savigliano in Piazza Cavour alle ore 9 del 6 Maggio del 1945, arrestata per “motivi politici”era stata prelevata da partigiani dal locale carcere assieme  a Testa Michele e Ferrarin Arturo ex appartenenti alla Brigata Nera. (Vite Spezzate n. 14247)

154) TORRE ELISABETTA in LAIOLO, mancano dati anagrafici, fucilata assieme al marito Laiolo Giovanbattista da elementi partigiani il 10 Gennaio 1945 nel territorio del comune di Cravanzana. Cfr. quotidiano “Mondo Nuovo” del 02/04/1948. Altra fonte la dà uccisa a Vaglio Serra (AT) nel Febbraio del 1945, Cfr. quotidiano “L'Unità” del 30/01/48. (non presente in Vite Spezzate)

155) TOSCANO GIUSEPPINA ANGELA, di Giuseppe, n. a Cavour il 11/04/1926, ivi residente, casalinga, fucilata perché “delatrice”, sepolta nei pressi del Villar di Bagnolo" Cfr. "Registro dei giustiziati" - 103° Brigata Garibaldi “Nannetti”. (Vite Spezzate n. 14455)

156) TOSO ELENA CATTERINA ved. TOPPINA, di Giovanni Battista, n. a Canale il 12/08/1887, residente a Torino, casalinga, soppressa con Seimandi Giacomo da elementi partigiani agli ordini di Roberto Chiabrando, nel Settembre del 1944 sembra per una contestazione su una requisizione di uova, Cfr. quotidiano Gazzetta del Popolo del 26/03/53, il sanguinario comandante partigiano Roberto Chiabrando sarà fatto fucilare dagli stessi partigiani nel Febbraio del 1945. (Vite Spezzate n. 14484)

157) TROSSARELLO ARMIDA in ZOPPA, nata a Canelli (AT) di anni 33, fermata da partigiani il 10 Maggio 1944 a Santo Stefano Belbo, trattenuta una quarantina di giorni dal comandante partigiano E. G.”Lupo” della 99° Brigata che ne abusò liberamente, quindi il 28 Agosto soppressa dal partigiano T.T.  nel territorio del comune di Feisoglio e seppellita a fior di terra. I partigiani responsabili erano gli stessi che avevano assassinato Casali Maria con la figlia Anzola Francesca nel Gennaio del 1945 Cfr. Sentenza della Corte di Assise di Cuneo del 24/06/1955 (non presente in vite spezzate)

158) VALLAURI ANITA MARIA, di Bartolomeo, nata a Chiusa Pesio il 05/09/1887, ivi residente, benestante, (figlia del Medico di Dronero e responsabile della locale colonia Elioterapica), prelevata e soppressa da elementi partigiani nel territorio del comune di Chiusa Pesio il 6 Aprile 1944. “… confessata dal parroco della frazione e fucilata al cimitero di San Bartolomeo, la salma traslata nei giorni seguenti al cimitero di Chiusa Pesio, condannata a morte dall'avvocato Dino Giacosa, dal Ten. Sacchetti e dal Ten. Vallero”, cfr. "Chiusa Pesio Partigiana" di A. Pellissero, p. 51. (Vite Spezzate n. 14666)

159) VALORZI TERESA, di Natalino, nata a Mango il 04/02/1926, residente ad Asti, casalinga, soppressa da elementi partigiani nel territorio del comune di Mango in data imprecisata del 1945. Cfr. Lino Toselli, Memorie, dattiloscritto (Vite Spezzate n. 14716)

160) VARESIO ERMINIA EMILIA GIUSEPPINA, di Ernesto, n. a Torino il 17/07/1912, residente a Cuneo, casalinga, uccisa da partigiani con la sorella Teresa il 4 Maggio 1945, prelevate e portate a Roata Lerda, Tetto Beccaris ed uccise in un campo di grano con un colpo alla nuca dal partigiano Sabino Bellone, la loro pasticceria in via Armando Diaz fu saccheggiata come la loro casa. Cfr. memorie Toselli, dattiloscritto. (Vite Spezzate n. 14741)

161) VARESIO TERESA ADALGISA GIOVANNA, di Ernesto, n. a Torino il 20/02/1908, residente a Cuneo, casalinga, uccisa con la sorella Erminia. (per le circostanze vedi Varesio Erminia) (Vite Spezzate n. 14742)

162) VIALE ANNA LUCIA, di Giobatta n. a Roccasparvera il 21/09/1919, residente a Roccavione, casalinga, soppressa, dopo essere stata violentata, da elementi partigiani il 3 Marzo 1945 e sepolta al cimitero di San Giacomo di Boves con  altre 5 persone e due soldati tedeschi. Cfr. Registro parrochiale di San Giacomo di Boves in E. Zucconi, “Boves 1943-1945 Venti mesi difficili”, p. 141. (Vite Spezzate n. 14848)

163) VIGLIZZO GIUSEPPINA, di Giobatta, nata a Murialdo (SV) residente a Sanremo, di anni 28, prelevata da elementi partigiani appartenenti alla 6° Brigata Garibaldi “Astengo” assieme al padre e soppressi in località Gioia di Castelnuovo di Ceva il 27 Gennaio 1945. Cfr. Sentenza della Corte di Assise di Cuneo del 06/06/1959. (non presente in Vite Spezzate)

164) VOARINO CAROLINA FELICINA, di Giovanni, nata a Mombarcaro il 23/05/1899, residente a Murazzano, casalinga, prelevata da elementi partigiani da Murazzano perché sospettata di spionaggio il 21 Maggio 1944 e soppressa nel territorio di quel comune il il 24 Maggio 1944. Cfr. Biglietto Urgente di Servizio della Questura di Cuneo del 29/05/1944 al Ministero degli Interni; Notiz. GNR-CN del 03/06/1944 (Vite Spezzate n. 15095)

 

 

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